- Caporale?
- Devi schiodare.
- What?
- Devi schiodare, fai le valige e prendi il prossimo cargo, sei stato richiesto altrove.
- Ma questa è la mia divisione, lo è sempre stat-
La mano di Frank Marshall si sollevò, tagliando di netto l'aria davanti a lui. Non voleva sentire storie, di nessun genere.
- E' un ordine Jackson, questo è il tuo foglio. Vedi di muovere il culo, man.
- Signor-sì, signore.
Il saluto militare non lo aveva mai perso, nel sangue gli pulsava ancora lo stesso furore di un tempo. Osservò il foglio a lungo, mentre i commilitoni passavano a salutarlo. Cooter Jackson sapeva farsi rispettare ed in poco tempo si era guadagnato la fiducia di tutto il suo distaccamento, anche perchè, molti dei ragazzi con cui stava li aveva visti crescere o peggio, aveva combattuto con i loro fratelli, padri, parenti. Il cruccio sulla fronte era più che mai evidente, aveva aggiunto qualche ruga alle già molte presenti, scavate da preoccupazioni, dalla rabbia, dal tempo, rendendolo all'apparenza più vecchio che mai. La barba se l'era fatta crescere per bene e stava anche per tagliarla quando venne interrotto dal proprio Caporale. Si strinse nelle spalle, la destinazione era Bullfinch con comando di mettersi a disposizione del 3rd Airborne Array e l'Ammiraglio Jack Rooster.
Il vecchio Trigger si portò alla cuccetta che gli era stata destinata, nella cabina che condivideva con altri quattro soldati, tutti più giovani di almeno venti o trent'anni rispetto a lui. Ragazzi, come i suoi figli, se non se li fosse portati la guerra, la prima. Il rancore non ha mai pace, continua ad inseguirti ovunque. Non capiva perchè il comando lo avesse voluto altrove, non se lo spiegava minimamente. Il dubbio che fosse ormai troppo vecchio per chiunque lo stava divorando di dentro, mentre riempiva il vecchio borsone verde, infilando ordinatamente tutti i suoi averi come aveva fatto sulla Monkey prima di prendere il trasporto e tornare su Shijie, il suo pianeta, ad arruolarsi come tanti anni prima. Gli occhi assottigliati dietro le lenti con la montatura di metallo, la testa altrove tanto che, ricevendo una pacca sulla spalla, trasalì di colpo.
- Hey, nonnetto, stai calmo, mica di mangio.
- Sullyvan, che vuoi?
- Sullyvan, che vuoi?
- Mi hanno detto che sei stato trasferito.
- Right, kiddow, vado su Bullfinch.
- Okay, quindi da adesso in poi sarò io l'artigliere incaricato.
- Certo, come no, attento a non inceppare il sistema di lancio, o rischiate di saltare in aria da soli al primo scontro.
- Mi stai portando sfiga, Jackson?
- No, ti sto avvisando che il sistema è difettoso, e che se i meccanici non si muovono a far la riparazione che ho chiesto e richiesto almeno venti volte, farai cilecca...
- ...
- Un po' come ti è successo con quella rossetta dell'altra sera al paese, eh, Sullyvan?
- Quanto sei stronzo!
- ARH ARH ARH!
L'intera cabina scoppiò a ridere, ci furono strette di mano, auguri di varia natura e occhiate che sancivano un non ritorno, per molti di loro. Trigger in cuor suo pregò di sbagliarsi, di vedere i ragazzi tornare a casa, o quantomeno di crepare permettendo a qualche giovane padre con qualcosa per cui combattere di tornare dalla sua famiglia, sano e salvo: come aveva fatto Dusty con lui e tanti altri.